Sentiamo spesso parlare di dimagrimento ma poche volte ci dicono quanto sia veramente difficile il percorso delle persone che intendono intraprendere questo cammino, ovviamente tutto è legato a quanti chili bisogna eliminare e lo stato di forma/salute generale della persona.
Il Personal Trainer non può occuparsi del grande obeso, per ovvi motivi, quando si hanno 100 kg in più, ad esempio, da dover smaltire, entrano in gioco molte dinamiche, non solo puramente psicologiche ma anche più direttamente legate alla salute e di mobilità articolare: lo vediamo bene attraverso le trasmissioni tv dedicate ai grandi obesi, per fare le cose di vita quotidiana devono essere aiutati perchè purtroppo da soli non riescono neanche ad alzarsi dal letto.
Ritornando su questioni più semplici da affrontare e quindi meno chili da dover perdere, vorremmo semplicemente che fosse facile e sopratutto immediato. Tuttavia bisogna essere realisti e cominciare a pensare che bisogna avere pazienza perchè i risultati arriveranno nel tempo.
Fissa i tuoi obiettivi e inizia
Come in tutte le cose devi avere ben chiaro il punto di arrivo. L’obiettivo deve essere fattibile, tangibile il più possibile concreto e reale. Se ti fissi come obiettivo di perdere 40kg in 2 settimane è scientificamente impossibile, puoi perdere peso ma non dimagrire. Quindi parti da un obiettivo facile e realmente ottenibile, di solito dimagrire 1 kg a settimana è abbastanza realistico e non nocivo per la salute, calcolando che in alcuni casi le prime settimane potrebbero portare un aumento e non una perdita. Resta sempre con i piedi per terra. Ci tengo a precisare che chi vuole dimagrire o ha esigenza di farlo, non solo più per estetica ma semplicemente per sentirsi meglio fisicamente, ovviamente il primo professionista ad essere coinvolto dovrebbe essere il nutrizionista, dietista, dietologo chi vuole invece guadagnare forma fisica passando dall allenamento sarò sempre disponibile ad aiutarvi ovviamente ponendo attenzione anche all alimentazione, per dimagrire il punto fisso rimane l introduzione di meno calorie poi se la persona riuscirà anche ad acquisire parametri giusti rispetto ad uno stile alimentare consono alla vita ben venga.
Se non fai attività fisica da tanto, inizia gradualmente
L’altro aspetto fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo è quello di dover iniziare con gradualità. Questo perché sottoporre il corpo a grandi stress ti porterebbe solamente a rifiutare l’allenamento e sicuramente avendo dei chili di troppo ci saranno serie difficoltà ad eseguire allenamenti estenuanti e comunque non in linea con il proprio stato di forma fisica. L’obiettivo è dimagrire, per questo all’inizio devi unicamente pensare di riattivare il tuo corpo, il tuo metabolismo e il tuo spirito. Spesso infatti, in questi casi consiglio di eseguire due sessioni con il Personal Trainer e due anche da soli, va bene anche una semplice passeggiata in modo da avere costantemente un contatto col proprio corpo, imparare ad ascoltarlo ed esserne consapevole.
Segui una dieta bilanciata
Iniziando a fare attività fisica il tuo corpo subirà sicuramente maggiori cali glicemici e per premiarci del nostro sforzo sarà facile cadere in tentazioni semplicemente perchè in ipoglicemia aumenta l’appetito. Questo passaggio, per le nostre abitudini errate, potrebbe essere deleterio, quindi almeno nei primi mesi si corregge l’alimentazione gradualmente, infatti spesso mi capita di allenare signore o ragazzi dove sia io (ma anche il nutrizionista) si da come spuntino un bel pezzo di cioccolato al latte che si trova comunemente al supermercato o far fare alla persona ancora colazione con il cornetto al bar, qualcosa che richiami le vecchie abitudini viene lasciato proprio per aiutare la persona ad uscire dall’impasse e tendergli una mano per portarlo fuori da quello che è per lui un tunnel. Sii onesto con te stesso, non puoi salire sulla bilancia, fare attività fisica e pretendere di dimagrire dopo un giorno: impossibile, anzi… è facile che salendo sulla bilancia inizierai a pesare di più!
Non mangiare aiuta a dimagrire?
Per buona parte è errato, ma non del tutto: quando si assumono poche calorie ovviamente si dimagrisce ma le calorie mancanti devono essere quelle in eccesso, non sparire completamente dalla nostra vita. Se non si mangia, più che dimagrire si perde peso: fluidi e massa muscolare, fosse anche solo quella fisiologica.
La cattiva o la buona alimentazione sono radicate al proprio status socioculturale, scegliere cibi tipo macdonald, salse dolcificate, fritture fatte con olii non adeguati, patatine confezionate, briosch, cornetti, biscotti, pizza, mangiare in questo modo è indicativo di un malessere psichico oltre che un’appartenenza a classi sociali in sofferenza. Il modo di alimentarsi in modo corretto o errato, nella maniera più specifica possibile è un concetto da nutrizionisti e dietologi ovviamente ci sono delle regole generali che sono valide in generale, quando si dice mangiare tutto e poco è abbastanza saggio, il vero problema sono le quantità.
Il cibo che ingeriamo viene trasformato in nutrienti, che possono diventare essenziali, eccessivi o in difetto per il nostro corpo. Micro e macro nutrienti che servono per muoversi, condurre la propria giornata e quindi sostenere la massa muscolare, quella che aumenta il metabolismo, favorendo il dimagrimento.
Inoltre, ricorda, che se smetti di mangiare il tuo metabolismo non tarderà ad adeguarsi. Siamo una fornace che deve rimanere sempre accesa per non morire. In base a quello che mangiamo e quando lo mangiamo il nostro corpo si adegua e cerca di restituirci le energie che ci servono. Questa fornace, alimentata dal cibo, se vede mancare le scorte base abbassa la fiamma al minimo cercando di disperdere il meno possibile. Quando termina le scorte, attingerà dal grasso che aveva accumulato, è vero, ma funzionerà sempre al minimo proprio perché non sa quand’è che tornerai ad alimentarlo.
Abbassare il livello di quella fiamma per il corpo è semplicissimo, ma ravvivarla, cioè alzrae il metabolismo per favorire il dimagrimento, comporta tantissima fatica da parte del corpo e soprattutto mentalmente. Per questo si vedrà compromesso il tuo metabolismo basale che diventerà sempre meno performante e tutto ciò non sarà affatto di aiuto.
Il motivo per il quale i nutrizionisti spesso inseriscono uno snack negli intermedi delle diete è per far capire a quella fornace che siete ben disposti ad alimentarla costantemente, a patto che quella fiamma venga alzata.
Affidati ad un professionista
L’obiettivo da raggiungere non è semplice: più saranno i kg da perdere e più lo stato di forma fisica e della salute in generale saranno in sofferenza, maggiore sarà necessaria la motivazione e il supporto tecnico da ricevere. Proprio per questo provare a fare tutto da soli potrebbe essere deleterio.
Il motivo per il quale consiglio di rivolgersi al Personal Trainer è dovuto “semplicemente” al fatto che, chi ha bisogno di dimagrire ha soprattutto bisogno di essere motivato, di avere un supporto continuo e costante, perchè purtroppo i risultati non arriveranno facilmente e si cadrà spesso nello sconforto: senza un buon motivatore e un supporto tecnico non si vedrà facilmente la luce buttando la spugna, ricadendo in fretta nelle vecchie abitudini.
Il nostro corpo impiega determinati giorni per abituarsi ai cambiamenti e in questi giorni mollare è l’unica cosa che ci passerà per la mente. La motivazione è alla base di ogni percorso di cambiamento, il Personal Trainer deve essere innanzitutto un grande motivatore, poi arriva la tecnica e non perchè passi in secondo piano, ma solo perchè per condurre una persona al vero cambiamento, qualunque esso sia, bisogna saper motivare, e questo vale soprattutto quando si parla di dimagrimento.
Le persone che devono dimagrire 20 kg, ad esempio, non devono e spesso non possono eseguire affondi e squat con un’esecuzione impeccabile, semplicemente perchè non riescono a causa del troppo peso e le loro articolazioni sono già in sovraccarico. In questi casi hanno l emergente bisogno di essere condotti fuori dal tunnel, aiutarli e sostenerli nel fare semplici scelte alimentari, non troppo restrittive, perchè proprio in questi casi non servirebbe ne porterebbe ai risultati sperati, avere un costante contatto con i dottori di riferimento, soprattutto nella parte iniziale, in modo da capire bene la situazione ed eventualmente aggiustare il tiro, sia per quanto riguarda i pasti ( se non ci sono malattie) sia per il programma d allenamento che ovviamente dovrà tenere conto di tempi di recupero adeguati alla situazione ma anche con “movimenti” indicati e strettamente individuali. A volte, in casi davvero impegnativi, tutta quella che è la parte del riscaldamento diventa l allenamento ma mai pensare che quella persona non riuscirà a farcela perchè in fondo non è cosi. Sta a noi raccogliere e mettere in pratica tutte le nozioni e i comportamenti che favoriscano il tanto atteso cambiamento.
Tutti sono in grado di superare qualsiasi ostacolo fisico e mentale fondamentale è avere accanto un supporto valido che sia esso medico o paramedico.